pro|dì|gio
s.m.
av. 1342; dal lat. prodĭgĭu(m) “segno profetico”.
CO 1. fatto, fenomeno del tutto inconsueto, che trascende o sembra trascendere l’ordine naturale delle cose 2. estens., iperb., ciò che suscita stupore, ammirazione in quanto ha in sé dell’incredibile, del miracoloso: è un farmaco che fa prodigi 3. persona che si distingue per eccezionali qualità e caratteristiche: essere un prodigio di erudizione; anche in funz. agg.inv.: studente prodigio 4.OBLE essere fantastico e mostruoso: s’empie di … prodigi il cielo (Tasso)
Polirematiche
bambino prodigio loc.s.m. CO b. con qualità e capacità superiori a quelle normali per la sua età: Mozart fu un bambino prodigio
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