prorompere
sec. XIII; dal lat. prorŭmpĕre, v. anche rompere.
CO
1. (avere) fuoriuscire con impeto; spec. di materiale liquido o gassoso, traboccare violentemente: la cascata prorompe con gran frastuono, il vapore prorompe a sbuffi dal fumaiolo, dal cratere prorompeva un lungo fiume di lava
2. (avere) estens., di persone, riversarsi in massa: il corteo festante prorompe nella piazza, al suono della campanella gli scolari prorompono dalle aule; scagliarsi: la cavalleria proruppe all’assalto del nemico
3a. (avere) fig., manifestarsi con forza incontenibile: l’ira della folla proruppe improvvisa, l’applauso proruppe entusiastico
3b. (essere) lasciarsi andare improvvisamente a sfoghi violenti: prorompere in lacrime, in singhiozzi, in una risata convulsa
4. (avere) intervenire bruscamente interrompendo un discorso: «Basta con le ciance, siamo in ritardo!» proruppe Gino
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