raddoppiamento

rad|dop|pia|mén|to
s.m.
sec. XIV;


1. CO il raddoppiare, il raddoppiarsi e il loro risultato: raddoppiamento dei prezzi, della produzione
2. TS ling. ripetizione di un elemento lessicale o morfologico (abbr. radd.) | nel greco classico e in altre lingue indoeuropee, aggiunta di una prima sillaba alla radice verbale per formare il tema del perfetto (ad es. léluka "ho sciolto" rispetto aō "sciolgo") | in italiano, fenomeno per cui una consonante finale di parola, se è seguita da un’altra parola che inizia per vocale, può raddoppiarsi (ad es. tram elettrico /tramme’lɛttriko/)
3. TS enigm. gioco consistente nel raddoppiare la consonante di un termine così da formarne un altro di significato diverso (ad es. calo e callo)
4. TS mar. => 1doppiatura
5. TS elettr. => duplicazione di frequenza

Polirematiche

raddoppiamento fonosintattico
loc.s.m.
TS fon.
fenomeno per cui, in italiano, in condizioni che nei particolari si differenziano alquanto nelle varie aree regionali, una consonante iniziale di parola, quando segue parole ossitone o, anche, determinate parole proclitiche o baritone (come per es. a, che, da, fra, me, sa, so, re, qualche) viene pronunciata come doppia (es. a casa /ak’kasa/, a capo /ak’kapo/)
raddoppiamento sintattico
loc.s.m.
TS fon.
=> raddoppiamento fonosintattico.
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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