ri|man|dà|re
v.tr.
2ª metà XIII sec. nell'accez. 1b; der. di mandare con ri-.
AU 1a. mandare di nuovo: se ti piacciono i libri di questo autore te ne rimanderò degli altri 1b. mandare indietro, restituire: ho rimandato al fornitore la merce fallata, ti rimando i guanti che mi hai prestato 1c. far ritornare qcn. da dove era partito, rinviarlo a casa o presso le persone da cui si era allontanato: i clandestini sono stati rimandati al loro paese d’origine, si è fatto rimandare alla regione di provenienza 2a. mandare da un luogo a un altro: è stato rimandato per tutta la mattina da un ufficio all’altro senza risolvere nulla 2b. fig., in un testo, far riferimento a un altro luogo, a cosa già detta: la nota tredici rimanda all’introduzione 2c. nel passato ordinamento della scuola secondaria, rinviare un allievo a sostenere nella sessione autunnale gli esami di riparazione delle materie in cui è risultato insufficiente: sono stato rimandato di, in matematica 3. differire a un tempo successivo o indeterminato: rimandare la partenza, una scadenza di pagamento 4. rinviare la palla al giocatore da cui si è ricevuta | rilanciare la palla verso la parte del campo presidiata dal giocatore o dalla squadra avversaria 5a.BU porre in una determinata condizione, spec. positiva: tutti gli imputati sono stati rimandati assolti, il paralitico fu rimandato guarito 5b.BU ass., rimettere in libertà: tutti i prigionieri furono rimandati| lasciare libero da un impegno
Polirematiche
rimandare giù loc.v. CO trattenersi dal dire qcs., spec. di sgradevole: stavo per dirgli un’insolenza, poi l’ho rimandata giù.
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