san|ti|tà
s.f.inv.
1303-06; dal lat. sanctitāte(m), v. anche santo.
1. TS teol. nella teologia cattolica, caratteristica di perfezione spirituale riconosciuta all’essenza stessa di Dio e, in via subordinata, alle persone e alle cose che gli appartengono e gli sono consacrate: la santità della Vergine, della preghiera; qualità spirituale e morale propria di chi vive in comunione con Dio: aspirare alla santità| anche con riferimento a religioni non cristiane, qualità di vita che rende degno di onore e di rispetto, improntata a esemplare pietà religiosa e profonda devozione 2a.CO estens., grande morigeratezza, onestà, rettitudine: santità di vita, uomo di grande lealtà e santità 2b.CO carattere che rende degno di considerazione e rispetto, inviolabilità: santità della patria, delle leggi, di un patto 3.CO spec. con iniz. maiusc., titolo reverenziale attribuito a una persona di riconosciuta autorità nella chiesa, oggi per lo più riferito al papa (abbr. S.): Sua S., Vostra S.| titolo attribuito ad alcuni patriarchi e al dalai lama
Polirematiche
in odore di santità loc.avv. CO loc.agg.inv. CO con fama di santo: morire, essere in odore di santità. Sua Santità loc.s.f. CO Santo Padre
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