1sapere

sa||re
v.tr. e intr.
960; lat. sapĕre propr. “aver sapore”.


FO
1a. v.tr., essere, venire a conoscenza di qcs., averne notizia: ho saputo che sei stato in America, sono felice di saperla serena, hai saputo di Maria?, si può sapere cosa vuoi?; non sapere più nulla, niente di qcn.: non avere più sue notizie
1b. v.tr., in loc.pragm.: ne so quanto prima: dopo aver ricevuto risposte vaghe o incomplete; non si sa mai: per indicare incertezza o precauzione; sai una cosa?: desideri che te la dica?; lei non sa chi sono io!: in tono di minaccia o presunzione; sappi, sappiate che: per introdurre un’ammonizione o esprimere con risolutezza la propria posizione; sai, sa, sapete, devi, deve, dovete sapere: per introdurre una spiegazione, un racconto o per richiamare l’attenzione; se sapessi, se sapeste: per descrivere con enfasi la straordinarietà di qcs.; a saperlo, ad averlo saputo: per esprimere rincrescimento per un’occasione perduta; per chi non lo sapesse: per sottolineare ciò che si sta per dire; Dio solo sa: nessuno lo sa; sa il cielo: per avvalorare un’affermazione o esprimere perplessità; che io sappia, per quanto ne so: con valore limitativo; come sapete, si sa, sai com’è, sapete bene, meglio di me: con valore pleonastico o per sottolineare l’ovvietà di ciò che si sta per dire; ti, vi basti sapere che: per evidenziare il fatto più significativo fra tanti o per dare un’idea precisa di qcn. o qcs.
2a. v.tr., avere nozioni e cognizioni su qcs. acquisite con lo studio, l’apprendimento: sapere la storia, le regole di matematica; sapere a menadito, per filo e per segno
2b. v.tr., avere nozioni e cognizioni su qcs. acquisite con l’esperienza, la pratica: sapere il mestiere, il gioco degli scacchi, non so la strada
3. v.tr., capire chiaramente, essere cosciente, rendersi conto di qcs.: sa bene che non dovrebbe comportarsi così | aver già deciso, non avere dubbi: sa lui come fare; sapere ciò, quello che si vuole: avere le idee chiare, essere determinato; non sapere come, che, cosa fare, farci, dire: per manifestare incertezza, incapacità di decisione; non saprei: come risposta, spec. usata per evitare di prendere una decisione; non sapere quel che si fa, si dice: non rendersi conto, non avere consapevolezza delle proprie azioni | capire: non so come possa essersi laureato, non so se è sincero | in loc.pragm. lo sapevo, si sapeva: per indicare che si poteva o doveva prevedere ciò che è accaduto; sai, sa, sapete, in fine di frase, per rafforzare un tono di stizza o minaccia: ti ho sentito, sai?, mi sono stufata, sapete!
4a. con valore di verbo modale, seguito da un verbo all’infinito, essere in grado di fare qcs., essere capace, riuscire a farla: saper nuotare, ballare; non sapersi controllare; non so leggerlo o non lo so leggere; non sapersi vestire: non avere gusto e senso estetico per l’abbigliamento | in loc.pragm. mi saprai, saprete dire: per invitare qcn. a fare un’esperienza che risulterà proprio come è stata descritta; sappimi dire: fammi sapere, tienimi informato
4b. con valore di verbo modale, in frasi negative enfatiche per esprimere incredulità e stupore, potere, riuscire: non so credere, non so capacitarmi o non mi so capacitare
4c. v.tr., unito a particelle clitiche forma costrutti verbali: saperla raccontare, saper mentire molto bene
5. v.intr. (avere) essere colto, esperto: un uomo che sa; sapere di letteratura, di musica
6. v.intr. (avere) emanare odore o avere sapore: sapere di tappo, di bruciato, una minestra che sa di poco | sapere di buono: avere un odore gradevole; sapere di secco: di vino, avere sapore di legno per la permanenza in una botte rimasta a lungo vuota
7. v.intr. (avere) fig., sembrare, dare una certa impressione: una cortesia che sa di falsità, un affare che sa di losco | in loc.pragm. mi sa: mi sembra, ho l’impressione; mi sa male: mi dispiace o mi sembra brutto, mal fatto; mi sa meglio: preferisco
8. v.intr. (avere) LE con il compl. di limitazione, avere esperienza di qcs.: del mondo seppi (Dante), dovresti sapere delle cose del mondo (Boccaccio) | conoscere: ’l celebrato onore chi non sa della Medica famiglia (Poliziano)

Polirematiche

chi sa
loc.avv.
BU
var. => chissà
chi sa che
loc.pron.indef.inv.
loc.agg.indef.inv., var. => chissà che
chi sa chi
loc.pron.indef.inv.
var. => chissà chi
chi sa come
loc.avv.
var. => chissà come
chi sa dove
loc.avv.
var. => chissà dove
chi sa perché
loc.avv.
var. => chissà perché
chi sa quale
loc.pron.indef.
loc.pron.indef., var. => chissà quale
chi sa quando
loc.avv.
var. => chissà quando
chi sa quanto
loc.avv.
var. => chissà quanto
non sapere a che santo votarsi
loc.v.
CO
non sapere a chi rivolgersi in un momento di bisogno, come agire per risolvere una situazione difficile
non sapere che pesci pigliare
loc.v.
CO
essere in una situazione imbarazzante o difficile
non sapere di niente
loc.v.
CO
1. essere scipito, non avere sapore
2. fig., avere scarso valore, nessun pregio che desti interesse: un libro, una ragazza che non sa di niente
non sapere dove battere la testa
loc.v.
CO
non sapere dove andare o a chi rivolgersi
non so che
loc.agg.
loc.s.m. CO
1. loc.agg., di qcs. di cui si vuol sottolineare la vaghezza, il senso dell’indefinito: provai non so che piacere quando lo rividi
2. loc.s.m., un certo non so che
per non saper né leggere né scrivere
loc.avv.
CO
per cautela dettata dal buon senso.
saper stare al mondo
loc.v.
CO
sapersi destreggiare nelle difficoltà | saper vivere in società, comportandosi in modo adeguato nei rapporti sociali o in determinati ambienti
saper tenere la penna in mano
loc.v.
CO
saper scrivere in modo corretto ed efficace
saper vendere la propria merce
loc.v.
CO
sapersi vendere.
saperci fare
loc.v.
CO
essere abile, in gamba, competente: è un valente avvocato, ci sa fare | saper agire adeguatamente e trarre vantaggio dalle situazioni, avere savoir-faire: un uomo affascinante che ci sa fare con le donne
sapere a memoria
loc.v.
CO
essere in grado di ripetere parola per parola: ho letto e riletto quel libro, lo so a memoria | aver visto o sentito troppe volte, fino ad esserne annoiato: questa strada la so a memoria
sapere come il paternostro
loc.v.
CO
sapere a memoria
sapere come l’avemaria
loc.v.
CO
sapere a memoria
sapere di latino
loc.v.
LE
iron., essere colto, istruito: suggerire a lei che sa di latino! (Manzoni)
sapere di sale
loc.v.
LE
essere amaro, costare fatica, umiliazioni o dolore: tu proverai sì come sa di sale | lo pane altrui (Dante)
sapere dove il diavolo tiene la coda
loc.v.
CO
saperne una più del diavolo
sapere il conto proprio
loc.v.
CO
sapere il fatto proprio
sapere il fatto proprio
loc.v.
CO
essere sicuri di sé, in grado di cavarsela: stai tranquillo, è una ragazza che sa il fatto suo; essere competenti, esperti nel proprio campo: un avvocato che sa il fatto suo
sapere nome e cognome
loc.v.
CO
sapere tutto a proposito di qcn: è una pettegola, sa nome e cognome di tutto il quartiere
saperla lunga
loc.v.
CO
essere furbo, astuto: la sai lunga tu, ma io non ci casco! | conoscere qcs. molto bene: è una che la sa lunga in fatto di cinema
saperne una più del diavolo
loc.v.
CO
essere molto astuto
sapersi vendere
loc.v.
CO
saper valorizzare, mettere in luce le proprie qualità: non è molto colto ma sa vendersi bene
un certo non so che
loc.s.m.
CO
qcs. di indefinibile, che suscita un sentimento, un'impressione e sim.: quella donna ha un certo non so che che mi piace.
un non so che
loc.s.m.
CO
qualcosa
venire a sapere
loc.v.
CO
apprendere, conoscere qcs. attraverso informazioni avute da terzi: sono venuto a sapere della cosa da tuo fratello
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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