seppia

sép|pia
s.f., agg.inv., s.m.inv.
in. XIV sec.; lat. sēpĭa(m), dal gr. sēpía.


1. s.f. AD mollusco marino a forma di sacco ovale e schiacciato, con bocca munita di tentacoli, molto ricercato per le sue carni e per il liquido nerastro che secerne in caso di pericolo: seppie con piselli, spaghetti al nero di seppia | TS zool.com. nome comune dei molluschi della famiglia dei Sepidi, spec. della Sepia officinalis
2. agg.inv. CO di colore di tonalità intermedia tra il grigio e il bruno: vestito seppia, inchiostro seppia | s.m.inv., tale colore

Polirematiche

nero di seppia
loc.s.m.
TS zool.
liquido nerastro che la seppia e altri cefalopodi secernono da un’apposita tasca in caso di pericolo, per intorbidare le acque e nascondersi ai nemici, usato per produrre inchiostri e in determinate preparazioni gastronomiche: risotto al nero di seppia
osso di seppia
loc.s.m.
CO
conchiglia interna dei Cefalopodi, costituita prevalentemente di una sostanza calcarea a struttura schiumosa e leggera
viraggio seppia
loc.s.m.
TS chim.
procedimento chimico usato in fotografia per sfumare di rosso, di verde o di altri colori le tonalità grigie di un’immagine.
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