sopra-

|pra–
pref.
da sopra, cfr. lat. supra-.


pref. si premette produttivamente a verbi, sostantivi, aggettivi | davanti a verbo indica eccesso, superamento di un limite: sopravvalutare; valore locale: sopraelevare; dopo, in senso temporale: sopraggiungere | davanti a sostantivo astratto indica eccesso, superamento di un limite: soprannumero; aggiunta, supplemento: soprannome, soprappaga, soprattassa; superiorità di grado o di funzione: soprintendente | davanti ad aggettivo deverbale ha il valore di "prima, in precedenza": sopraindicato; davanti ad aggettivo denominale indica il superamento di determinati caratteri: soprannaturale; posizione superiore: sopranasale | nell’indicazione del grado superlativo degli aggettivi è stato rimpiazzato da super-, rimangono in uso con questo valore pochissime formazioni: sopraffino; sono ormai obsolete forme come sopraggrande, soprammirabile; si alterna con la variante sovra- senza una regola individuabile se non quella dell’uso: alcune parole si formano esclusivamente con sopra-: sopraffare, soprammobile, soprannome; alcune esclusivamente con sovra-: sovratensione, sovrumano, sovrapporre; altre indifferentemente con i due prefissi: soprintendere, sovrintendere; di norma provoca il raddoppiamento della consonante iniziale di parola: soprappiù; la regola è praticamente senza eccezioni nelle parole di uso comune, mentre nelle neoformazioni di ambito tecnico specialistico è scarsamente seguita: sopradominante, soprapassaggio
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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