tór|bi|do
agg., s.m.
av. 1313; lat. tŭrbĭdu(m), der. di turbāre “agitare”.
AD 1. agg., di liquido, che contiene impurità e perciò è privo di chiarezza e trasparenza: acqua torbida, vino torbido 2a. agg., fig., moralmente impuro, non innocente: sguardo torbido, pensieri torbidi, passioni torbide| inquieto, agitato: sogni torbidi| di vicenda o situazione, equivoco, ambiguo; tempi torbidi, incerti o agitati da sommosse e discordie 2b. agg. LE di qcn., violento, turbolento: l’ammazzato era sempre stato un uomo torbido (Manzoni) 3. s.m. CO situazione poco chiara o poco onesta: c’è del torbido in quella faccenda 4. s.m. BU spec. al pl., principio di rivolta; tumulto, ribellione: sedare i torbidi
Polirematiche
pescare nel torbido loc.v. CO cercare di trarre profitto da situazioni poco chiare.
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