trofeo

tro|fè|o

s.m.

av. 1484; dal lat. tardo trophaeu(m), var. di tropaeum, dal gr. trópaion propr. “monumento che ricorda la sconfitta del nemico”, der. di tropḗ “¹sconfitta”.

1a. AD spec. nell’antichità classica, le armi e le spoglie del nemico che il vincitore esponeva o ammassava sul luogo della battaglia oppure riportava con sé in patria a testimonianza della vittoria
1b. TS arte monumento posto a ricordo di una vittoria significativa su cui talvolta erano effigiate le armi e le spoglie dei vinti | composizione di armi, scudi, bandiere, fiori, ecc. simboleggiante una vittoria o un successo in un campo specifico, usata in passato come ornamento di pareti o come decorazione architettonica; panoplia
1c. LE estens., vittoria: per far più bello l’ultimo trofeo | ai fatati Pelidi (Foscolo)
2a. CO trofeo di caccia
2b. TS etnol. spoglie di animali e nemici uccisi indossate in passato o conservate presso alcuni popoli (ad es. Daiacchi, Maori, Indiani d’America, Abissini) come segno di valore e prestigio o a scopo propiziatorio
3. AD coppa, targa, medaglia e sim. attribuita come premio al vincitore di una gara | estens., la gara stessa: oggi si corre il trofeo Laigueglia
4. CO oggetto che serve a tener viva la memoria di un successo personale: i trofei di una luminosa carriera; anche scherz.: quelle foto sono i suoi trofei amorosi
5. TS milit. distintivo di metallo sul berretto o sull’elmetto dei soldati
6. TS zool. le corna che ornano la testa dei cervi, daini e altre specie di Ungulati, in quanto simbolo del loro vigore fisico

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