viscere

|sce|re
s.m., s.f.pl.
av. 1565; dal lat. viscus, -ĕris.

CO
1. s.m. , ciascun organo contenuto nella cavità toracica e addominale dell’uomo e degli animali: spostamento, fuoriuscita di un viscere
2a. s.f.pl. , intestino: sentire forti dolori alle viscere; interiora: pulire un pesce togliendogli le viscere
2b. s.f.pl. , addome, ventre: ha ricevuto diverse coltellate alle viscere
2c. s.f.pl. , fig., sentire, avere nelle viscere, in modo profondo, istintivo
2d. s.f.pl. BU lett., fig., sensibilità affettiva: non avere viscere di padre, essere privo di sentimenti paterni
3a. s.f.pl. BU lett., grembo materno: il frutto delle viscere, il figlio o i figli
3b. s.f.pl. CO estens., la parte più interna e riposta spec. di cavità profonde e sim.: le viscere della terra, di una montagna
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