visibilità

vi|ṣi|bi|li|
s.f.inv.
sec. XIV; dal lat. tardo visibilitāte(m), v. anche visibile.


CO
1a. l’essere visibile: la visibilità di un cartello stradale | estens., fig., possibilità di essere percepito, notato: la visibilità di un mutamento sociale
1b. possibilità di vedere, distinguere gli oggetti in relazione alle condizioni di luce e di trasparenza dell’atmosfera: buona, cattiva visibilità, visibilità ridotta per la nebbia, per un ostacolo
2. TS fis., fisiol. proprietà delle radiazioni elettromagnetiche di eccitare la facoltà visiva dell’occhio

Polirematiche

distanza di visibilità
loc.s.f.
TS ott.
quella oltre la quale un oggetto cessa di essere visibile, rilevante per la progettazione stradale e per la regolazione del traffico
teoria della pura visibilità
loc.s.f.
TS filos.
t. degli ultimi anni dell’Ottocento e accolta da B. Croce (1866-1952), secondo cui l’arte figurativa sarebbe indipendente da ogni dato naturale preesistente, in quanto produttrice di forme che hanno in se stesse la loro ragione di essere e che, rispetto al mondo esterno, hanno piuttosto una funzione conoscitiva che imitativa
visibilità diurna
loc.s.f.
TS ott.
massima distanza orizzontale alla quale un oggetto non luminoso è visibile e riconoscibile di giorno, rispetto allo sfondo
visibilità notturna
loc.s.f.
TS ott.
massima distanza orizzontale alla quale un oggetto luminoso è visibile e riconoscibile di notte, rispetto allo sfondo.
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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