reggere

règ|ge|re
v.tr. e intr.
av. 1292; dal lat. rĕgĕre.


FO
1a. v.tr., sostenere qcn. impedendogli di cadere: reggere un ferito, reggere un ubriaco, reggere un anziano aiutandolo a camminare | tenere in braccio
1b. v.tr., consentire di tenersi in piedi: le forze, le gambe non mi reggono
2a. v.tr., tenere sollevato da terra: i paggetti reggono lo strascico
2b. v.tr., sostenere qcs. in modo che non cada; tenere in mano: reggi un attimo gli sci, il cameriere reggeva il vassoio
2c. v.tr., tenere fermo qcs. in modo che non oscilli, non si muova o sfugga: reggi la scala così non cado
2d. v.tr., sostenere qcs. puntellandolo: pali inclinati reggono la facciata
3. v.tr., fig., fam., riuscire a sopportare, tollerare: non lo reggo più, come fai a reggere questo comportamento? | reggere l’alcol, riuscire a berne molto senza ubriacarsi
4a. v.tr., dirigere un’imbarcazione, guidare un veicolo: reggere il calesse, il timone
4b. v.tr., estens., governare, amministrare: reggere uno stato, un’azienda | spec. nel linguaggio burocratico, esercitare una carica per un breve periodo in sostituzione del titolare: ha retto con abilità l’incarico di Procuratore della Repubblica
4c. v.tr., fig., indirizzare, guidare impartendo insegnamenti e norme morali, di comportamento e sim.: reggere i primi passi di un giovane negli studi
4d. v.tr., fig., guidare come sentimento o principio intellettuale o morale predominante o esclusivo: questi sono i principi che hanno retto la mia vita
5. v.tr. TS gramm. spec. di verbi, richiedere un particolare complemento, caso: in latino "teneo" regge l’accusativo, in italiano "dire" regge un’oggettiva o un’infinitiva
6a. v.intr. (avere) FO resistere a una sollecitazione, a una pressione e sim.: l’asse non resse al peso e si spaccò
6b. v.intr. (avere) FO sopravvivere a un dolore, a uno sforzo fisico, a una condizione avversa e sim.: reggere alla fame, al freddo
6c. v.intr. (avere) FO fig., sopportare un dolore, non cedere a un’emozione, a un impulso e sim.: non reggo più a quest’ansia, ha retto bene alla notizia | non mi regge il cuore, non mi regge l’animo, non ho il coraggio | la memoria, la testa non gli regge, non resiste a uno sforzo perché troppo indebolita
7a. v.intr. (avere) FO essere valido, fondato, avere consistenza: il tuo ragionamento non regge
7b. v.intr. (avere) FO sostenere un confronto, un paragone: è un prodotto che regge bene alla concorrenza
8. v.intr. (avere) FO mantenersi costante: speriamo che il tempo regga | durare senza alterarsi: il vino non regge se prende luce

Polirematiche

reggere al confronto
loc.v.
CO
non sfigurare in confronto a qcs. o a qcn.
reggere il colpo
loc.v.
CO
sopportare una condizione avversa, negativa
reggere il gioco
loc.v.
CO
assecondare le intenzioni, gli intrighi o le macchinazioni di qcn.
reggere il mare
loc.v.
CO
=> tenere il mare
reggere il moccolo
loc.v.
CO
favorire una relazione amorosa | essere di troppo tra due innamorati
reggere il sacco
loc.v.
CO
essere complice di qcn. in qualche impresa: gli ho retto il sacco perché non lo scoprissero
reggere la candela
loc.v.
CO
reggere il moccolo
reggere la coda
loc.v.
CO
avere un atteggiamento servile nei confronti di qcn.
reggere la corda
loc.v.
BU
dare il proprio aiuto a qcn. per compiere un’azione, spec. disonesta
reggere l’acqua
loc.v.
CO
di tessuto, essere impermeabile | TS enol. di vino, conservare forza e colore anche se annacquato
reggere l’anima con i denti
loc.v.
CO
essere molto ammalato o in fin di vita; essere stanchissimo
reggere le fila
loc.v.
CO
tenere le fila
reggere lo scherzo
loc.v.
BU
stare allo scherzo
reggere lo strascico
loc.v.
CO
reggere la coda.
Il dizionario di italiano dalla a alla z
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